L’arte chiama e il MAMbo risponde

Nasce il Nuovo Forno del Pane, un’occasione per artisti bolognesi privi di uno spazio/laboratorio dove lavorare ai loro progetti.

In occasione della riapertura dopo l’emergenza Coronavirus il MAMbo ridefinisce la propra azione e il proprio ruolo trasformandosi in centro di produzione e mettendo a disposizione della comunità creativa i propri spazi. 

Il CdA dell'Istituzione Bologna Musei, l'Assessorato alla Cultura e Promozione della città e il relativo Dipartimento del Comune di Bologna, hanno invitato ad un'approfondita analisi di tali temi fondamentali e Lorenzo Balbi insieme allo staff del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna hanno risposto con un progetto che prevede una ridefinizione identitaria e strategica del museo: nasce il Nuovo Forno del Pane. Il nome dell'edificio che dal 2007 - dopo la riqualificazione architettonica realizzata su progetto di Aldo Rossi - ospita il museo perde la preposizione “ex” e recupera il senso profondo della destinazione d'uso originaria: la sua costruzione viene infatti intrapresa nel 1915 dal Sindaco di Bologna Francesco Zanardi con la funzione di panificio comunale per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento durante la prima guerra mondiale. 

Nutrimento per la sussistenza ma anche promozione dell'istruzione e dell'accesso alla cultura per le fasce più deboli, nell'ambito di un'azione di governo riformista che si sviluppa al motto di “Pane e alfabeto”. Tali spunti rivivranno in un centro di produzione interdisciplinare che trasformerà gli spazi e la funzione della Sala delle Ciminiere del MAMbo: non più spazio espositivo ma spazio di produzione, comunità creativa in cui l'arte diventa pane per la mente e il museo si trasforma in forno, incubatore della creatività, spazio che Bologna offre ai suoi artisti per ripartire, per rinascere dopo questa emergenza planetaria.

Nel mese di maggio 2020 l'Istituzione Bologna Musei lancia una open call rivolta ad artisti residenti o domiciliati a Bologna, al momento privi di uno spazio/laboratorio in cui portare avanti i propri progetti. La programmazione espositiva sarà parzialmente e temporaneamente interrotta per dare un luogo di lavoro agli artisti del territorio che ne abbiano bisogno per ripartire.

Il numero dei creativi selezionati dallo staff interno del museo sarà commisurato alle indicazioni sull'organizzazione degli spazi di lavoro stabiliti dalle autorità governative e locali per la gestione della “Fase 2” dell'emergenza Coronavirus. Dalla selezione scaturirà una graduatoria per l'assegnazione degli spazi e di un incentivo per l'avvio della produzione di nuove opere.

Alle medesime (oltre che alle preesistenti normative) si farà riferimento anche per il riallestimento degli spazi della Sala delle Ciminiere e di altre aree del museo, che saranno suddivisi in atelier/laboratorio e potranno comprendere, oltre ai veri e propri studi, anche altre strutture aperte a diversi soggetti come, ad esempio: una sala di registrazione/montaggio video, un laboratorio fotografico e camera oscura, una piccola stamperia, un laboratorio di falegnameria, uno spazio di sperimentazione sulle nuove tecnologie di Realtà Aumentata, un'emittente radiofonica (è allo studio una collaborazione NEU Radio), uno spazio per l'editoria artistica, una sala musica, un'area performativa e una dedicata a reading group di autoformazione. 

MAMbo - viale Don Minzoni 14 - temporaneamente chiuso - www.mambo-bologna.org/

site map